Un team di ricerca interno, un design innovativo, una produzione garantita dall’esperienza sul processo di estrusione, un metodo di assemblaggio a prova di errore concluso da test e collaudo. Il cavo è tanto importante quanto sottovalutato nell’ambito della catena sonora di un chitarrista. Un collegamento scadente tra strumento, catena degli effetti e amplificazione ha un’influenza negativa sul suono chiaramente percepibile in un confronto A/B.

 

E’ per questo che Reference ha allestito una serie di centri “Ambassador” presso rivenditori qualificati di strumenti per dare ai musicisti la possibilità di fare un confronto in prima persona e rendersi conto del valore di un cavo di qualità. Il tutto è arricchito da una serie di percorsi multimediali di supporto per arrivare a individuare il cavo perfetto per le proprie esigenze.

Abbiamo sentito Angelo Tordini, patròn di Reference Laboratory, che ci ha illustrato il valore dei cavi e l’impostazione innovativa con cui l’azienda si propone ai musicisti, con una guida che consente a tutti di trovare il cavo più adatto alle proprie esigenze e al proprio suono

 

Articolo di “Accordo.it” del 01/02/2010

 

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La chitarra elettrica più richiesta del momento. Una produzione artigianale limitata con una waiting list impressionante. Utilizzata da Micheal Landau, Scott Herderson, Guthrie Govan, Reb Beach, Peter Thorn, Andy Wood, Steve Stevens, Josè De Castro e da moltissimi professionisti del settore, il marchio Shur è attualmente il più blasonato nel panorama delle chitarre elettriche di pregio costruite artigianalmente a mano con una dedizione maniacale ai particolari ed alle rifiniture. Ispirato da un body shape proprio delle chitarre Fender ,John Shur ha iniziato ad affermare il proprio marchio sin quando assieme a Rudy Pensa nella 48esima strada di New York costruiva chitarre speciali per Mark Knopfler. Da allora la linea si è evoluta in una serie completa di modelli dal sound eccezionale e caratteristiche di suonabilità impressionanti e, con la re-location del custom shop in California trasformato in una più evoluta mini fabbrica artigianale, si è affermata come custom brand per eccellenza nel panorama mondiale di chitarre e bassi elettrici.

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“PIER NARCISO MASI A SIENA: EMOZIONI E GRANDE MUSICA”

il cittadino online

concerto masiSIENA. Le emozioni vibranti della grande musica di un pianista senese che il mondo ci invidia. Pier Narciso Masi torna a Siena ed è subito evento. Davanti la calda platea del Teatro dei Rinnovati, pieno all’inverosimile, il maestro Masi, alternando i pezzi solo a quellia quattro mani con l’ottima Alessandra Giovannotti (Tora Duo), ha dato vita a un concerto di quasi due ore dove con vibrante unicità, intensità e freschezza, interpretando tra gli altriBeethoven, Mozart, Schubert, Chopin. Il concerto, organizzato dall’Istituto di Alta Formazione Musicale di Siena Rinaldo Franci, che è stato in passato diretto dallo stesso maestro Masi, ha avuto come altro protagonista il pianoforte gran coda Steinway del 1920 appartenuto al conte Guido Chigi Saracini e appena restaurato dal Giangastone Checcacci. Dal sontuoso Mozart delle due prime sonate, la KV 521 in do maggiore per pianoforte a quattro mani, e la Sonata KV in do maggiore, interpretate con intensità tutta tipica di mani d’artista, fino a uno Schubert di grandi sensazioni, il concerto ha probabilmente raggiunto il suo apice con Beethoven. La Sonata quasi fantasia Op.27 in do diesis minore, con il celebre Chiaro di Luna, ha esaltato il pubblico coinvolgendolo nello spirito più forte della musica del grande maestro, ed ispirando una standing ovation. Tre i bis apprezzatissimi , da solo e in coppia con Alessandra Giovannotti, che hanno coronato degnamente una serata straordinaria. Tra i bis anche un Prokofiev, che su questo pianoforte suonò insieme a molti altri grandi maestri nel corso degli anni. Masi, notissimo nel mondo, dagli Usa al Giappone, e tornato a Siena dopo tanti anni, protagonista di storie di contrastato amore con la nostra città, che forse nel tempo ha compreso appieno la grandezza della sua musica, Pier Narciso, con la stessa modestia, scrive nel programma: ‘’Con profonda emozione mi accingo, da solo e con la collaborazione della mia Partner di Duo Pianistico, a vivere un programma volutamente “viennese’’ nell’intento di sottolineare la straordinaria cantabilità e bellezza di suono di questo mirabile strumento, il vero, autentico protagonista di questa serata di musica”. Durante la serata sono anche stati raccolti importantissimi fondi per un progetto di formazione orchestrale del conservatorio Rinaldo Franci, ‘’che trova difficoltà a realizzarsi in un momento di carenza di risorse per la cultura’’, come scrivono Anna Carli, presidente, e Antonio Anichini, direttore dell’Istituto.

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